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Immagine del redattoreElisabetta Pevarello

Donne della Terra riprendetevi la Nascita

giornata internazionale parto in casa 2016 6 giugno

Oggi Giornata Internazionale del Parto in Casa


Non si permette più alla donna moderna di fare esperienza cosciente delle sue sensazioni fisiche e della loro eco emotiva, derubandola così della ricompensa data dalla consapevolezza della forza del suo parto. Per la donna il parto costituisce l’opportunità organica di assumere potere attraverso una sfida fisica con le forze della vita e della morte.

Quale atto potrebbe essere più iniziatico ed estatico?

La donna che partorisce in condizioni naturali sperimenta uno stato potente, estatico ma in ospedale questa incredibile esperienza non le è permessa!

Le condizioni culturali più distruttive in cui una donna possa nascere e vivere sono quelle che insistono sull’obbedienza senza badare alla propria anima, che costringono una donna a scegliere tra anima e società, che costringono una madre a scegliere tra il figlio e la cultura, dove l’accettazione e la compassione per gli altri sono escluse dalle strutture economiche o dai sistemi di casta.

Una donna può trovarsi a cedere troppo facilmente (alle richieste sociali, economico-culturali), può scoprire di avere paura a prendere posizione, a chiedere rispetto, ad asserire il suo diritto a farlo, a vivere a modo suo. Il modo più comune per portare una madre al crollo, da tempo immemorabile, è costringerla a scegliere tra l’amore per il figlio e la paura che la comunità farà del male a lei e al figlio se non si conforma alle regole.

Quando una madre è costretta a scegliere fra il figlio e la cultura, in quest’ultima c’è qualcosa di crudele e di sconsiderato.

Questa cultura può essere quella in cui la donna vive, ma peggio ancora, può essere quella che si porta dentro, a cui si conforma. La cultura che costringe a farsi male all’anima per seguire i suoi divieti è veramente malata.

Essere legati al proprio intuito promuove una grande fiducia in esso, cambia l’atteggiamento della donna da “che sarà, sarà” a “fammi un po’ vedere tutto quello che c’è da vedere”.

Che cosa dare all’intuito perché sia ben nutrito e pronto a rispondere alle nostre richieste di esaminare quel che ci circonda?

Lo si nutre di vita ascoltandolo. Noi nutriamo l’io intuitivo profondo dandogli ascolto eseguendo il suo consiglio.

È come per i muscoli del corpo: se un muscolo non viene usato finirà per perdere forza ed elasticità.

L’intuito è esattamente così: senza nutrimento, senza impiego si atrofizza. Questa funzione intuitiva appartiene a tutte le donne. È una ricettività massiccia e fondamentale. Non la ricettività della psicologia classica, che è un contenitore passivo, ma la ricettività nel possedere accesso immediato a una saggezza profonda che arriva fin nelle ossa delle donne.

Dott. Grantly Dick Read

Perché “Un inizio nella pace è davvero un buon inizio” Sammy Shapiro

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